osservazioni PEAR


Spunti di osservazione al Piano Energia/Ambiente


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"Pertanto, all’interesse paesaggistico non può sostituirsi un interesse ambientale che ne assicuri la tutela a ogni costo, mediante lo sviluppo di impianti di energia rinnovabile che però abbiano un grave e irreversibile impatto paesaggistico. In altri termini, il conflitto tra tutela del paesaggio e tutela dell’ambiente e della salute non può essere risolto aprioristicamente, ma deve essere considerato solo dopo approfondita valutazione comparativa di tutti gli interessi coinvolti, includendo i costi (anche ambientali), i benefici che si ottengono e il diritto d’impresa economica. "

Primo: il conflitto con la salute non deve porsi affatto.
Secondo: è una questione di scelte. Se l'ambizione di un territorio va in una determinata direzione, proponendo gli interessi del bene comune, non ci può essere diritto d'impresa che tenga.


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La Tabella 2.1 – Tipologie di aree non idonee previste dal D.M. 10 settembre 2010 “Linee Guida”. 1 siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco, aree e beni di notevole interesse culturale di cui alla Parte seconda del D.Lgs. 42/2004, nonché immobili e aree dichiarati di notevole interesse pubblico ai sensi dell’articolo 136 dello stesso decreto legislativo 2 zone all'interno di coni visuali la cui immagine è storicizzata e identifica i luoghi anche in termini di notorietà internazionale di attrattività turistica 3 zone situate in prossimità di parchi archeologici e nelle aree contermini ad emergenze di particolare interesse culturale, storico e/o religioso 4 aree naturali protette ai diversi livelli (nazionale, regionale, locale) istituite ai sensi della legge 394/1991 ed inserite nell'Elenco ufficiale delle Aree naturali protette, con particolare riferimento alle aree di riserva integrale e di riserva generale orientata di cui all'articolo 12, comma 2, lettere a) e b) della legge 394/1991 ed equivalenti a livello regionale 5 zone umide di importanza internazionale designate ai sensi della Convenzione di Ramsar 6 aree incluse nella Rete Natura 2000 designate in base alla Direttiva 92143/CE (Siti di importanza comunitaria) ed alla Direttiva 79/409/CE (Zone di protezione speciale) 7 Important Bird Areas (IBA) 8 aree non comprese in quelle di cui ai punti precedenti ma che svolgono funzioni determinanti per la conservazione della biodiversità (fasce di rispetto o aree contigue delle aree naturali protette); istituende aree naturali protette oggetto di proposta del Governo ovvero di disegno di legge regionale approvato dalla Giunta; aree di connessione e continuità ecologico-funzionale tra i vari sistemi naturali e seminaturali; aree di riproduzione, alimentazione e transito di specie faunistiche protette; aree in cui è accertata la presenza di specie animali e vegetali soggette a tutela dalle convezioni internazionali (Berna, Bonn, Parigi, Washington, Barcellona) e dalle Direttive comunitarie (79/409/CE e 92/43/CE), specie rare, endemiche, vulnerabili, a rischio di estinzione 9 aree agricole interessate da produzioni agricolo-alimentari di qualità (produzioni biologiche, produzioni Dop, Igp, Stg, Doc, Docg, produzioni tradizionali) e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale, in coerenza e per le finalità di cui all'articolo 12, comma 7, del decreto legislativo 387/2003 anche con riferimento alle aree, se previste dalla programmazione regionale, caratterizzate da un'elevata capacità d'uso del suolo 10 aree caratterizzate da situazioni di dissesto e/o rischio idrogeologico perimetrate nei Piani di assetto idrogeologico (Pai) adottati dalle competenti Autorità di bacino ai sensi del D.Lgs.180/1998 e s.m.i. 11 zone individuate ai sensi dell'articolo 142 del D.Lgs.42/2004 valutando la sussistenza di particolari caratteristiche che le rendano incompatibili con la realizzazione degli impianti
...è l'unica arma contro il diritto di impresa a sfavore del bene comune. Andrebbe potenziata ragionando su fasce di rispetto.

pag.22 tabella
(esempio: 0,5 km di distanza da parchi archeologici è ridicolo..). E' necessario definire diversamente "ambito", "zone contermini" eccetera; è necessario differenziare maggiormente le tipologie, al fine di conservare il più possibile il diritto discrezionale.
Sarebbe più opportuno e facile definire dove si può fare, piuttosto i distinguo del non fare

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"La strategia energetica regionale si fonda su una serie di linee di azione che prevedono un impulso alla crescita economica e sostenibile attraverso lo sviluppo del settore energetico ..."
: modello nazionale difficilmente applicabile al caso molise

Il paragrafo 3.4 non tiene conto della riduzione dei consumi nel tempo per riduzione della popolazione, dato che falsa anche le percentuali di maggiore incidenza di altri settori, rapportabili a minori consumi da parte della popolazione.

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"La capacità di generazione installata nel 2013 ha raggiunto i 1.808 MW, corrispondente a circa l’1,37% del sistema elettrico nazionale."
il che dimostra che è troppo. il Molise è lo 0,5% del territorio italiano e così è per la popolazione.

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la tabella dice già tutto. L'idroelettrico non va oltre, dunque non vale la pena investirvi; l'eolico non cresce in proporzione al numero di impianti, quindi non è efficiente in termini di impatto/benefici; il fotovoltaico è in forte crescita e dovrebbe essere oggetto di maggiore attenzione.

pag. 58
La tabella mostra quanto sia grave l'impatto eolico - rispetto alla nazione - in Molise, e quanto sia poco sviluppato, invece, il fotovoltaico.

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la tabella dimostra come dal 1990 al 2010 abbiamo raddoppiato le emissioni di gas serra per produrre, in definitiva, energia che non ci serve, superando anche il parametro medio nazionale. Attenzione alle combustioni!
Questo parametro dovrebbe essere sufficiente a definire meglio gli obiettivi del piano:
- non aumento di produzione
- potenziamento del rinnovabile non producente gas serra/co2/polveri sottili, nè mediante combustione, nè mediante trasporto dei combustibili
- riduzione del termico fossile
- riduzione di produzione di gas serra
- riduzione degli impatti esistenti

pagina 87.
"In Molise il 50% del territorio è vincolato paesaggisticamente." E l'atro 50% perché no? Abbiamo davvero un territorio così vasto da poter essere così differenziato?

pagina 90
non si tiene conto del trend di crescita negativa della popolazione e del tasso di invecchiamento, veri punti con cui avremo a che fare in futuro

Bioenergie
non si valutano gli impatti dei trasporti

pag. 108
interessante l'idea dell'idraulico in acquedotto

pag 113
manca il concetto di conservazione della portata vitale del corso d'acqua, necessario a consentire alla fauna di risalire i corsi d'acqua e l'alimentazione della falda freatica. Ovvio che questa attenzione renderebbe di fatto irrealizzabili le centrali su quasi tutti i piccoli corsi d'acqua regionali.

pag. 115.
è stato già concesso un raddoppio di produzione che significa un raddoppio di pali e impianti. E questo al di fuori del Piano. Nota fortemente dolente, ma di fatto al di fuori del Piano.  L'unica sarebbe a questo punto trovare il modo di tutelare maggiormente il territorio, potenziando il DM 10 settembre 2010.

pag. 118
il punto 7.7.1.3 è insostenibile

pag. 119
prché non prevedere il fotovoltaico su tutti i tetti degli edifici pubblici?

pag 122
andrebbe ampliato il ragionamento sulla mobilità sostenibile

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